Figino: il Borgo Sostenibile (MI), housing sociale

Concorso internazionale

Il  nuovo insediamento viene sviluppato a partire dalla valorizzazione degli elementi esistenti (suolo, acqua, vegetazione e percorsi) che consentono di favorire l’articolazione degli spazi aperti, le relazioni con il centro di Figino e con le aree agricole adiacenti ed il sistema dei collegamenti a scala territoriale. Quattro elementi lineari di connessione paesaggistica, che intersecano il nuovo quartiere in direzione nord-sud, individuano le direzioni privilegiate di collegamento fisico e visivo tra il centro di Figino e le aree agricole: i fontanili Materno e Maiera; il sedime del percorso e della roggia posti lungo l’asse della via Rasario; il percorso storico che collega le corti del borgo con gli orti e la campagna.

Il progetto del borgo si colloca in un sistema agrourbano con una presenza radicata di nuclei di produttori e di trasformatori di beni alimentari. Tale sistema può costituire la base per lo sviluppo nel borgo di attività di coltivazione, trasformazione e vendita che potenzino l’attività orticola già prevista anche all’interno dei programmi in atto nel parco Parco Agricolo Sud Milano. Un sistema articolato di spazi aperti e percorsi interni genera una rete di relazioni aperte sul paesaggio. Attività commerciali, artigianali e di servizio alimentano i percorsi. Dalla Piazzetta si dipartono tre percorsi, il primo verso il borgo assistito, il secondo attraverso le corti residenziali che si estende sino al parco ad est aperto verso il bosco in città (percorso verde), il terzo che da accesso alla Piazza Centrale aperta a sud verso il parco agricolo (percorso centrale).

Lungo il “percorso verde” sono situati gli spazi per il gioco bimbi, i luoghi di sosta degli anziani e, sui versanti a sud, i giardini privati degli alloggi al piano terreno. Il percorso si conclude con l’eco–club e la distesa degli orti urbani. I percorsi principali sono collegati da passaggi ed aperture tra le corti che possono costituire una rete di collegamenti secondari facilitando la fruizione varia e complessa dell’insediamento.

L’effetto generale dovrebbe essere quello di un villaggio moderno in cui sono integrati gli spazi privati con gli spazi pubblici e con il verde. La composizione generale, pur organizzata secondo un’organicità delle sequenze, propone  una varietà di ambienti e di forme evitando ripetitività tipologiche tipiche di molti insediamenti contemporanei. Questa diversità è  accentuata con architetture diversificate con disposizioni e linguaggi appropriati capaci di rispondere alle complessità delle varie modalità dell’abitare. L’obiettivo è quello di proporre un luogo in cui siano esplicitate e leggibili le intenzioni di creare una comunità che pur avendo un suo carattere evidente e originale, costituisca una continuità ambientale con l’esistente Figino.

Progettisti:

Derossi Associati (Arch Pietro, Paolo, Davide Derossi) con  arch. Laura Apollonio, arch. Andrea Bogani, Arch. Alessandro Cossovich Pellegrini, arch. Anna Licata, arch. Carlo Masera, arch. Vincenzo Strambio de Castilla.

Tekne S.p.A. (strutture e impianti)

Anni

2010

Stato

Concorso