Villa sulla collina torinese
La casa unifamiliare è sita in un luogo prominente che richiedeva una forte caratterizzazione: ha forma centrale e segna come un arresto nell’andamento indifferenziato della collina. L’edificio a due piani si articola a spicchi ripetuti intorno alla scala centrale, illuminata da un lucernario praticabile e accessibile che funge da “belvedere”. Tre porticati segnano i tre momenti principali del rapporto interno-esterno: l’ingresso, il servizio, il soggiorno. Quest’ultimo, posto sull’asse diagonale, protende la casa verso sud, in continuità con il giardino. Lo spazio interno della zona giorno (costituito da ingresso, soggiorno, pranzo e servizi) fluisce in modo continuo senza chiusure o separazioni; le varie funzioni abitative sono segnate da accorgimenti distributivi.
La struttura dell’edificio è in muratura di mattoni con tamponatura a cassa vuota; la struttura del tetto è in legno; il manto di copertura in coppi. I serramenti esterni sono in rovere naturale, quelli interni in noce nostrano; le gronde sono in rame.
Progettisti:
Arch. Pietro Derossi
anni
1963
Stato
Progettazione, realizzazione